Lettere alla Corte Penale Internazionale
Gilles Devers, Khaled Al Shouli, Abdelmadjid Mrari
Qui di seguito pubblichiamo due lettere informative, in ordine cronologico, redatte dagli avvocati Gilles Devers (Francia), Khaled Al Shouli (Giordania) e Abdelmadjid Mrari (Marocco). Essi hanno dato avvio presso la Corte Penale Internazionale, con sede a L’Aia, alla denuncia di genocidio commesso da Israele a Gaza ai danni del popolo palestinese.
Il rigore legale di tale procedura è ben esposta in questi documenti. Conformemente al fine della denuncia e della possibile presa di posizione della stessa Corte. Tuttavia un altro fine è quello di creare un contesto internazionale di Comitati Nazionali e di mobilitazione di esperti, di avvocati e di attivisti sui diritti umani al fine di tenere viva la testimonianza della tragedia del popolo palestinese e denunci al mondo i crimini commessi da Israele. Al 20 di novembre più di 300 avvocati si sono uniti alla denuncia.
Occorre ricordare che mentre l’Autorità Nazionale Palestinese ha aderito alla Corte, Israele non riconosce questo organismo. Altro tassello, tra i tanti, dell’impunità di cui gode questo stato.
Nelle lettere si fa riferimento a riunioni e a scadenze temporali già svolte e a richieste di informazioni. Non si omettono qui quale testimonianza del lavoro compiuto e della procedura in corso.
La prima stesura della denuncia in lingua francese si può leggere in https://ismfrance.org/wp-content/uploads/2023/11/231108-CPI-plainte-Genocide.pdf
Lettera informativa n.2
La negazione del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese sta determinando il suo genocidio.
Denuncia alla Corte Penale Internazionale per Genocidio e per altri crimini (art. 15.1)
Dichiarazione degli avvocati
8 novembre 2023
La Denuncia
Il testo completo della denuncia verrà resa disponibile. Fin dall’inizio, questo testo è stato affinato per tenere conto delle osservazioni delle Ong e degli avvocati interessati. I principi contenuti sono rimasti fissi, ma la stesura ha richiesto una sintesi, poiché l’obiettivo è stato quello di unire il fronte più ampio possibile al servizio dello stato di diritto. La varietà e la rappresentatività di coloro che si uniscono in questo vibrante appello allo stato di diritto dimostrano che questo obiettivo è stato raggiunto e superato.
La legge rappresenta un linguaggio universale e la giustizia è opera di ogni donna e di ogni uomo.
Questa denuncia non è una petizione, né un articolo di opinione. È un documento redatto da avvocati che rispetta scrupolosamente sia le regole etiche comuni a tutti gli avvocati, sia il nostro metodo fondamentale. Primo, l’esposizione dei fatti; secondo, l’obbligo della prova; terzo, la legge applicabile; quarto, il commento.
Alcuni dei fatti rilevanti appartengono al passato, anche se molto recente. Altri sono in corso. Ciò giustifica la rapidità di questo intervento che mira a sostenere il lavoro della Corte. Questo sforzo continuerà a ricordare agli Stati che hanno degli obblighi in situazioni come questa e che devono rompere con i due pesi e le due misure, cosa che distrugge la loro credibilità e i loro atti.
La realtà di oggi è questa. Oltre 10.000 morti (dato al 8 novembre), la stragrande maggioranza dei quali civili, quasi la metà dei quali bambini, e 2,3 milioni di persone in difficoltà, nella massima insicurezza. La questione del genocidio per mezzo della distruzione della loro società deve costituire la preoccupazione principale del mondo. Questa analisi è confermata dalle agenzie delle Nazioni Unite più coinvolte. La denuncia fornisce una base oggettiva per questa analisi, fondata principalmente su fatti accertati, la cui responsabilità per alcuni di essi è di fatto rivendicata da chi commette il crimine, e sulla giurisprudenza internazionale.
Il titolo completo della Convenzione sul Genocidio contiene “Prevenzione”. Il nostro dovere è di dimostrare, attraverso questa denuncia, che la situazione attuale contiene tutti gli elementi legali per obbligare ad atti di prevenzione. Nessuno potrà dire: “Non lo sapevo”.
Le prove
Sia il testo francese che quello inglese della denuncia sono definitivi. Il testo francese è quello di riferimento.
Tuttavia, per quanto riguarda i due elenchi, di Ong e di avvocati, vi preghiamo di controllare individualmente che le informazioni in essi contenute siano corrette e di inviarci eventuali modifiche. Abbiamo fatto del nostro meglio per consultarci il più possibile entro una scadenza molto ravvicinata, ma potrebbero esserci errori od omissioni. Riceveremo tutte le correzioni via e-mail fino a stasera 8 novembre alle ore 20.
L’Aia, 9 novembre 2023
Alle 11 si terrà una conferenza stampa.
Alle 14, si terrà una manifestazione davanti alla sede della Corte Penale Internazionale, dove verrà ricevuta una delegazione di 5 persone.
L’obiettivo di questo incontro sarà una discussione pragmatica su come condurre le indagini in loco e come organizzarle, dato che alle squadre della Cpi è negato l’accesso. I funzionari della Corte non sono ospitati in uffici aperti al pubblico e solo una delegazione di 5 persone potrà entrare. Si tratterà quindi di una manifestazione statica davanti alla sede della Corte, dove sarà possibile tenere discorsi. La delegazione farà un resoconto dell’incontro.
Invitiamo gli avvocati che possono venire all’Aia a indossare la toga, al fine di realizzare immagini destinate ai palestinesi di Gaza, ma anche a tutti coloro i quali credono che, anche in guerra, la legge debba essere tenuta presente.
Denunce delle singole vittime
Alcune vittime di Gaza hanno potuto inviarci richieste di azioni legali. In una situazione complessa, sarà necessario un certo periodo di tempo per portare avanti queste denunce. In un caso, tuttavia, abbiamo ricevuto una documentazione completa. Si tratta del bombardamento del 3 novembre di un edificio civile nel campo profughi di Nusairat, che ha ucciso 29 persone. Questa zona civile è stata bombardata senza alcun preavviso. Siamo stati incaricati di agire per conto di un’intera famiglia: i due genitori, una sorella e due figli.
La prima denuncia di “vittima” sarà quindi redatta oggi e consegnata domani all’Ufficio per le vittime della Cpi, secondo la procedura. Questa denuncia sarà trattata separatamente dall’azione comune. L’azione comune rimane un’azione denominata “Testimoni”, con tutti i testimoni fuori dalla Palestina.
Prossimi passi
Pubblicheremo al più presto una “Lettera n. 3” per valutare i risultati della nostra azione fino ad ora e per proporre opzioni a lungo termine per l’organizzazione e per l’azione legale, in linea con ciò che questo atto del 9 novembre 2023 ha dato l’avvio.
I migliori e più calorosi saluti a tutti,
Gilles Devers (Francia), Khaled Al Shouli (Giordania), Abdelmadjid Mrari (Marocco)
Lettera informativa n.3
24 novembre 2023
L’indagine è in corso. Dobbiamo collaborare efficacemente con l’ufficio del procuratore.
Questa lettera è un documento pubblico e può essere diffusa liberamente.
Incontro con l’ufficio del Procuratore della Cpi
Il 23 novembre, l’Ufficio del Procuratore della Cpi ci ha accolto per un incontro di lavoro di due ore. Non siamo i portavoce del Procuratore. Ecco pertanto alcune informazioni generali.
In primo luogo, è stata aperta un’indagine sulla situazione a Gaza e un team di tre persone si sta occupando in particolare del dossier, considerato prioritario. È un grande passo avanti. Notiamo che, mentre il Consiglio di Sicurezza dell’Onu rimane inattivo, la Corte Penale Internazionale ha preso in carico la questione.
Abbiamo poi esaminato in modo pragmatico cosa si può fare per aiutare il lavoro dell’ufficio del procuratore, tenendo conto della nostra conoscenza della materia e dei nostri contatti. Il team investigativo ha sottolineato che l’impossibilità di recarsi sul posto non costituiva un ostacolo all’avanzamento dell’indagine, ma rappresentava semplicemente una complicazione materiale.
L’indagine proseguirà nel tempo, secondo le norme di una procedura internazionale, ma nell’immediato si tratta di fornire elementi semplici e convincenti per vedere cosa si può fare in questa prima fase dell’indagine.
Il team investigativo ci ha chiesto di selezionare i documenti più attendibili e più significativi. L’invio di un gran numero di fascicoli risulterebbe controproducente dal momento che richiederebbe un grande lavoro di controllo da parte dell’Ufficio del Procuratore.
Dobbiamo agire su quattro punti, ovvero
– gli attacchi al sistema sanitario;
– l’entità dei bombardamenti, con distruzioni su larga scala, la più evidente dimostrazione della volontà di disintegrare la società palestinese;
– Le dichiarazioni del primo ministro Netanyahu;
– La morte di intere famiglie a causa degli attacchi alle case dei civili.
Per gli attacchi al sistema sanitario, abbiamo informazioni sufficienti. Per i bombardamenti, ringraziamo gli specialisti per averci inviato informazioni sulle armi utilizzate e sul loro numero, specificando le fonti di informazione. Ringraziamo in particolare Beit Anoun.
Per il premier Netanyahu, abbiamo bisogno delle sue dichiarazioni sulla questione palestinese prima e dopo il 7 ottobre, specificando le fonti di informazione.
Per le morti di intere famiglie, ci affidiamo alle vostre conoscenze in loco per fare il collegamento. Abbiamo già i documenti. Si tratta di un processo individuale e ogni persona può contattarci all’indirizzo iccdocumentation@devers-avocats.fr. Vedremo poi, caso per caso, gli elementi da raccogliere, tuttavia, in un contesto di guerra, la perdita di tutti i documenti d’identità non è un ostacolo alla denuncia.
Vi preghiamo di inviarci questi documenti il prima possibile.
Riunione informativa del 25 novembre
Si terrà un incontro informativo internazionale sabato 25 novembre 2023, dalle 14 alle 17, presso Espace Paul Éluard, 2 Place Marcel Pointet, 93240 Stains (Francia). Ringraziamo il Comune di Stains che ci ospita.
Ecco il link: https://meet.google.com/btp-vgxk-gqg
Questo incontro è aperto a tutti. Si tratta di un incontro informativo, non politico.
Ordine del giorno :
– Spiegazioni sul lavoro svolto prima della Cpi, valutazione e prospettive.
– Interventi dei Presidenti a sostegno di questa procedura
– Organizzazione per il futuro
– Scambi con il pubblico.
Gli avvocati devono presentarsi vestendo la toga. Scatteremo una bella foto, che andrà immediatamente in Palestina.
L’incontro di Algeri
L’Algeria ha assunto l’iniziativa di un importante incontro di avvocati il 29 e 30 novembre. Tratteremo i seguenti temi: come ottenere informazioni, come agire, come ritrovarci assieme…
Strutture per lavorare a lungo termine
Dopo questa prima fase di emergenza, inizierà una fase di indagine a lungo termine. Inoltre, stiamo già lavorando a una nuova procedura per la questione di Gerusalemme. In seguito, sarà necessario apprestare l’organizzazione giusta, in modo che ogni palestinese o ogni avvocato palestinese che lo desideri possa trovare referenti competenti e disponibili.
Questa prima fase, per forza di cose, è stata molto centralizzata, ma per il futuro si passerà interamente al modello dei “comitati nazionali”, con una struttura di consultazione centrale. Al contempo, invitiamo a creare in ogni paese un comitato “Avvocati per la Palestina”. Questo comitato lavorerà in collaborazione con tutti i movimenti di solidarietà, ma sarà necessario creare una struttura rigorosamente professionale, vale a dire una struttura di avvocati iscritti all’ordine ed eticamente vincolati.
Rispettiamo i partiti politici, i gruppi religiosi, il movimento di solidarietà e le Ong. Stiamo creando, entro la grande solidarietà intorno al popolo palestinese, un servizio finora mancante e che permetterà agli avvocati di svolgere il loro lavoro.
Contattateci e vi invieremo gli statuti standard, per consentire poi il raggruppamento in una federazione internazionale.
Quando sarà stato creato un numero sufficiente di Comitati Nazionali, organizzeremo, nel corso di una riunione a Bruxelles, la creazione della Federazione internazionale che riunirà questi comitati. La Federazione consisterà essenzialmente in un organismo per la gestione delle risorse, con un sito web molto efficiente. Diffonderà informazioni generali a disposizione di tutti. Definirà le linee strategiche e fornirà informazioni in modo che il movimento risulti coerente, ma tutto sarà attuato dai comitati, cioè dagli avvocati sul campo, con le loro competenze, il loro talento e la loro disponibilità.
La federazione comprenderà un “Comitato degli Anziani” composto da personalità in grado di illuminarci con le loro conoscenze.
Gilles Devers, Khaled Al-Shouli, Abdelmajid Mrari
Lione, 24 novembre 2023