“Non siamo complici di chi semina guerre”

Luigi Borrelli

Il 30 giugno scorso abbiamo organizzato, come RSU di USB, insieme ai lavoratori dell’aeroporto “Gabriele D’Annunzio” di Montichiari di Brescia, un presidio di protesta davanti all’aerostazione.

Io lavoro in quel sito e sono componente della RSU. Quando abbiamo saputo che l’aeroporto sarebbe stato utilizzato per farvi decollare un “particolare” aereo sul quale avremmo dovuto caricare “casse di armi” di grandi e medie dimensioni destinate all’Ucraina, abbiamo immediatamente interessato la Direzione chiedendo di rinunciare a mettere a rischio lo scalo e i lavoratori.

Il transito di armi e di missili non possono in alcun modo passare come se fossero casse di vino o altra merce. Ma c’è qualcosa di più e lo abbiamo detto: “Noi non vogliamo essere complici di chi semina guerre, le armi non le vogliamo caricare né oggi né domani”.

Non ci siamo mobilitati certo “per ragioni economiche”; oramai tutti sanno che questo scalo non è più adibito a passeggeri (rari sono i decolli e gli atterraggi) ma al trasporto postale e mercantile.

Questa scelta mette a repentaglio la sicurezza di tutto il personale impegnato nello scalo. I dipendenti e le decine e decine di lavoratori in appalto che materialmente movimentano le merci scaricando i vettori in arrivo non sono stati formati per spostare le armi.

Ma anche la sicurezza dei cittadini che abitano vicino all’aeroporto è messa a repentaglio. Insisto: quello di Montichiari è uno scalo civile, non militare. E non dimentichiamoci mai che a due passi c’è la base militare di Ghedi con i suoi F35 e le bombe nucleari di nuova generazione pronte per l’uso.

L’appello che abbiamo rivolto è stato raccolto non solo da singoli cittadini, ma dalle organizzazioni che da tempo di battono contro la guerra, come “Donne e Uomini contro la guerra”, il Centro Sociale “28maggio” di Rovato, gli studenti di Osa, “Cambiare rotta”, Unione Popolare, presenti numerosi al presidio organizzato da USB.

Vogliamo ringraziarli per la partecipazione ed il sostegno. Come lavoratori non vogliamo partecipare a nessuna guerra e non vogliamo collaborare con chi sta preparando le guerre nel mondo.

Continueremo la nostra battaglia come hanno fatto i portuali di Genova ed i nostri colleghi di Pisa.

“Abbassare le armi e aumentare i salari”: questo e ciò che serve ai lavoratori e alle lavoratrici oggi.


* Luigi Borrelli RSU USB aeroporto Montichiari – Brescia.

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